pensieri sparsi

dal mio blog

Gratitude Polaroid #23

A Pantelleria, immergersi completamente nel fango del lago Specchio di Venere. Prima di uscire, staccare il telefonino dalla presa e metterlo in tasca, sapendo che la batteria è al massimo

Salire in macchina, emozionato, stringendo tra le mani una busta con all’interno trentasei ricordi appena sviluppati. Sostare su una panchina nel parco di una città mai esplorata prima. Assaporare l’energia

Immersi nella quiete di un sentiero solitario, fermarsi sul bordo del minuscolo ruscello che ti accompagna fedelmente da qualche chilometro. A Carnevale, quasi adolescenti, inseguirsi per il paese con le

In un bar, il panno verde che ricopre un biliardo nella saletta sul retro. Il profumo delle foglie di basilico fresco. Da bambini, nel parcheggio sotto casa, agganciare con una

In macchina con papà, da bambini, fare a gara con tuo fratello per vedere chi riusciva a contare più alberi di Natale nei giardini della case. La lingua ruvida del

Persi tra le labirintiche strade di un minuscolo paese, chiedere informazioni a una signora che, seduta sul portico di casa, ti insegna ad apprezzare la lentezza. Non fare niente, anche

Nel retro di una pizzeria, impilare una sull’altra cassette con bottiglie di birra vuote, ascoltare al di là della recinzione le voci degli altri ragazzi che si preparano per la

Atterrare di notte all’aeroporto Marco Polo e con la tempia appoggiata al finestrino ammirare la laguna illuminata. Durante una fiera, riempire entusiasta borse con depliant che dopo un paio di

Perdersi nei campi la domenica mattina. Scrivere due cartelle su Word senza errori di battitura. Mescolare all’infinito un mazzo di carte, immerso nell’ascolto concentrato di una storia mai sentita prima.